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      Progetto Reverso: il nudging come approccio generativo


      Proseguono i lavori di preparazione del progetto “Reverso | Percorsi di inclusione locale”, finanziato all’interno del Bando per progetti di rilevanza locale: DGR 689/2019 della Regione Emilia Romagna e presentato dalla Rete Interassociativa composta da Anffas Parma Onlus, ANMIC Parma, ASSOCIAZIONE PRADER-WILLI Emilia Romagna  O.D.V., Associazione noi Uniti per l’Autismo Onlus, ARTETIPI A.P.SAssociazione Gioco Polisportiva e di cui APS On/Off è capofila.

      Come vi avevamo anticipato lo scorso dicembre, la prima azione prevista dal progetto consiste nell’organizzazione di un processo partecipativo in un quartiere di Parma intorno al tema dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, in sinergia con il Punto di Comunità di riferimento. Il quartiere scelto, in collaborazione con Forum Solidarietà, è il Cittadella. Con gli obiettivi di generare interesse intorno al tema dell’inclusione, attivare contesti e legami sociali e mettere a punto buone prassi replicabili, la Rete organizzerà all’interno del quartiere tre workshop generativi aperti alla cittadinanza che affrontino il tema dell’inclusione declinato negli ambiti: Scuola, Lavoro e Tempo Libero.

      Dopo una primissima fase di conoscenza reciproca e prima di agire in maniera sistematica, all’interno della Rete è sorto spontaneo interrogarsi e riflettere su alcuni punti fondamentali.

      • Come si lavora all’interno di una Rete?
      • Cosa comporta la generatività di un’azione (come ad esempio un workshop)?
      • Come si possono indirizzare le persone verso scelte e decisioni in poco tempo e con pochi elementi di partenza?
      • Cosa vogliamo che generino questi workshop che abbiamo programmato?

      Per calare queste domande nell’operatività, ormai necessaria per poter davvero dare il via ai lavori di organizzazione, come Rete abbiamo pensato di chiedere supporto agli esperti. Dopo una fase di ricerca e analisi delle varie opportunità, si è deciso di approfondire l’approccio del nudging.

      Il nudging è una strategia delle scienze comportamentali (Behavioral Economics), usate per disegnare soluzioni, scalabili in più contesti, che contribuiscano a risolvere alcuni dei problemi più complessi della nostra società e ci aiutino a capire come agire su un elemento sempre presente e sempre determinante, in qualsiasi contesto: il fattore umano.

      Come Rete ci siamo quindi attivati per individuare un soggetto che potesse orientarci sui principi base su cui si regge questo particolare approccio metodologico. Da un lato, per poterlo applicare all’interno della Rete stessa; dall’altro, per utilizzarlo nella gestione dei workshop. Il soggetto individuato, grazie all’importante contributo di Anffas, è stato aBETTERPLACE, nato con l’obiettivo di sviluppare progetti di innovazione sociale applicando la Behavioral Economics all’interno di organizzazioni, istituzioni e comunità.
      Guidati dal prof. Francesco Pozzi e dalla Dott.ssa Claudia Baroni, ci siamo addentrati dentro al mondo dell’economia comportamentale sia dal punto di vista teorico che pratico. Partendo dall’analisi di esempi e case studies, in piccoli gruppi abbiamo lavorato con lo strumento Behavioral Insight Canvas, simulando l’applicazione della strategia nudging all’interno di una situazione realistica e coerente con gli obiettivi del progetto, affrontando i possibili comportamenti, stati cognitivi e di consapevolezza delle persone che andremo a coinvolgere nelle azioni progettuali previste.

      Prossimo step di Reverso?

      Organizzare, in stretta collaborazione con i volontari del Punto di Comunità di riferimento, un incontro di presentazione del progetto rivolto in particolar modo alle realtà del quartiere Cittadella per raccogliere feedback e prime adesioni.

      Rimanete connessi 🙂