
Progettare, sviluppare e gestire la Parma del futuro attraverso un processo virtuoso che coinvolga insieme al Comune di Parma enti, imprese, associazioni e realtà del territorio: ecco l’obiettivo del protocollo Parma Smart City.
C’è anche Officine On/Off tra i principali stakeholder cittadini che lo scorso maggio hanno firmato il documento, con l’obiettivo comune di incrementare il processo verso una smart city in un’ottica di sostenibilità, innovazione ed inclusione attraverso un percorso di partecipazione con i principali attori del territorio per rispondere alla sfida che oggi tutte le città europee hanno davanti in ambito ambientale, sociale, economico e politico.
“Esponenti del mondo imprenditoriale locale e della società civile, università, associazioni, centri di ricerca e istituzioni. In tanti hanno risposto all’appello del Comune e hanno collaborato con l’Amministrazione per realizzare, insieme, la visione di città smart. Il protocollo di oggi è il risultato di questo percorso condiviso. E’ una tappa importante, ma è comunque un punto di partenza. Essere una smart city, una città intelligente, significa utilizzare le potenzialità offerte dalla tecnologia per migliorare i servizi alla cittadinanza e affrontare le sfide e i cambiamenti del futuro. Significa lavorare insieme ai diversi attori del territorio ai grandi temi della sostenibilità, dell’innovazione e dello sviluppo. Significa, in sostanza, realizzare progetti per migliorare la qualità di vita e creare una comunità inclusiva a misura d’uomo”
Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma
Enzo Bertolotti, Project manager del progetto, ha illustrato il percorso di co-progettazione che ha portato alla sottoscrizione del Protocollo a partire dal Kick Off di Novembre 2017 che è proseguito con il Workshop “Scenari per Parma Futuro Smart al 2030 – Attraverso il confronto multi-stakeholder per la co-definizione di Scenari per Parma Smart City”, ospitato proprio presso i nostri spazi nell’aprile 2018.
A questo importante appuntamento per Parma Futuro Smart, sono intervenute anche due città molto attive nell’ambito smart city come Milano e Firenze, partner dei due progetti europei smart city Sharing Cities e Replicate, a testimoniare che, attraverso la collaborazione tra enti pubblici ed imprese innovative del territorio, è possibile creare un ecosistema che porti le città italiane ad un livello più avanzato, in linea con le principali città europee.
Lo strumento che a Parma consentirà di effettuare tutto questo è il Protocollo, la cui sottoscrizione ha costituito il momento centrale dell’evento di oggi: una ventina tra istituzioni, associazioni ed imprese lo hanno già siglato, mentre altrettanti attori lo faranno a breve. L’obiettivo del Protocollo è quello di proseguire le attività dei 4 tavoli identificati durante la prima fase di Parma Futuro Smart e strutturare il Piano Parma Smart City, identificando soluzioni/azioni smart per realizzare 4 grandi progetti strategici per Parma 2030: verso una mobilità smart, condivisa e sostenibile (Towards a smart, shared and sustainable mobility); verso una città carbon neutral (Towards a carbon neutral city); la Città come laboratorio per l’innovazione e la transizione digitale (The city as a laboratory for innovation and digital transition); una città creativa, culturale e inclusiva (A creative, cultured and inclusive city).
Firmatari: Comune di Parma, Agenzia prevenzione Ambiente Energia (ARPAE), ART- Er , ATES Parma, Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, Azienda USL Parma, Camera di Commercio, Infomobility, ITT Rondani, Lepida ScpA, Officine On/Off, S.M.T.P, TEP S.p.A, Università degli Studi di Parma, UPI, Barilla Spa, BT Enia Telecomunicazioni S.p.A., Crédit Agricole Italia, Chiesi Farmaceutici S.p.A., CSS Consorzio Solidarietà, Davines S.p.A., FIAB Onlus, City Green Light, IREN S.p.A., T.C.O., SMILE-DIH, Parma Io ci Sto!, Spot. s.r.l., UP2GO.
Parma Futuro Smart è l’iniziativa del Comune di Parma nata all’interno del progetto “RUGGEDISED” con l’obiettivo di innescare un processo virtuoso con i principali attori del territorio (imprese, associazioni, università e centri di ricerca, start up innovative) per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile verso una città intelligente coerente con l’Agenda 2030, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) e i 169 sotto-obiettivi che mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l’ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico, affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro l’anno 2030.