
#DistantiSaluti è la rubrica di pillole di antifragilità per il lavoro, agile e non, ai tempi del coronavirus nata dal network di Officine On/Off e FabLab Parma. Contenuti digitali, slide, brevi video, consigli, pillole appunto, su argomenti specifici che ci sono propri e di cui siamo esperti.
Stare a casa: è l’imperativo al quale sta rispondendo con serietà e consapevolezza, ormai, la metà della popolazione globale.
Essere solidali: pur essendo tutti esseri umani, non viviamo questo momento difficile allo stesso modo, ed è ormai evidente che la solidarietà è l’unica strada che siamo chiamati a percorrere per uscire da questa situazione.
Quale può essere quindi il nostro contributo? Come possiamo sfruttare al meglio le nostre competenze e potenzialità per affrontare al meglio questo periodo e dare una mano a chi ne ha bisogno?
È la domanda che si è posta IBO Italia, Organizzazione Non Governativa (ONG) impegnata nel campo della cooperazione internazionale e del volontariato in Italia e nel Mondo, nata a Ferrara più di 60 anni fa e di cui Officine On/Off ospita presso il suo spazio di coworking la sede distaccata, dedicata in particolare alla comunicazione e al fundraising.
La mission di Ibo è da sempre favorire l’accesso all’educazione e alla formazione come diritti fondamentali di ogni persona, coinvolgendo i giovani in percorsi di volontariato ed esperienze di condivisione. Obiettivi lodevoli e utili allo sviluppo della popolazione e della società, ma apparentemente incompatibili con l’emergenza sanitaria come quella che ci siamo trovati tutti e inaspettatamente a dover fronteggiare. Cosa fare quindi concretamente in questa situazione di difficoltà?
Per rispondere a questa domanda, lo staff di IBO ha seguito 5 semplici step:
#1 Verificare quali istituzioni stanno gestendo e coordinando l’emergenza;
#2 Prendere contatti con i referenti di queste istituzioni;
#3 Partire dai dati forniti per conoscere i bisogni reali delle persone del territorio;
#4 Analizzare competenze e capacità, sia interne all’organizzazione che in collegamento con essa;
#5 Proporre soluzioni!
La verifica dei punti 1,2 e 3 ha reso evidente che le province di Parma e Piacenza sono fra le zone più colpite d’Italia dall’epidemia di Coronavirus, con numeri in aumento e tante persone, soprattutto anziane, che non riescono ad accedere ai servizi essenziali e strutture sanitarie per non rischiare di ammalarsi e che si trovano in situazione di estrema difficoltà.
Per quanto riguarda il punto 4, una delle cose che l’organizzazione di Ibo era sicura di saper fare meglio è reclutare volontari. Ogni anno infatti, Ibo Italia coinvolge circa 1.000 volontari sul territorio nazionale, attivandoli solo nell’ultimo anno per oltre 90.000 ore di volontariato. Di questi, il 90% è stato intercettato online.

Il bisogno intercettato è stato quindi il supporto alle persone in isolamento con uno strumento online. Non avendo però risorse interne competenti in materia, i primi volontari ad essere reclutati sono stati alcuni professionisti del web design appartenenti alla community di Officine On/Off: il programmatore Pierluigi Zavaroni e la designer Simona Maggiorini hanno infatti subito risposto alla richiesta di aiuto di Ibo, mettendo a disposizione le loro competenze tecniche.
Il punto 5? La risposta tempestiva, digitale e solidale di Ibo Italia all’emergenza sanitaria in corso è Sportamiacasa | Servizi a domicilio per non sentirsi più soli, un portale online che riunisce i servizi offerti da Comuni e Associazioni dell’Emilia Romagna, con consegna a domicilio di alimentari e farmaci a persone e famiglie con fragilità economiche e sociali, con quelli di piccole realtà commerciali, a disposizione di tutte le famiglie del territorio regionale.
Per scoprire il progetto Sportami a casa e sapere le funzionalità del portale, non vi resta che guardare il video realizzato ad hoc per #DistantiSaluti.
E se volete saperne di più sulle modalità di reclutamento e coinvolgimento di volontari in situazione di emergenza, Ibo Italia è tra le organizzazioni che si sono messe a disposizione della comunità a distanza offrendo una consulenza gratuita one-to-one mercoledì 8 aprile dalle 14.30 alle 17.30.